Ho acquistato questo
retro-clone della prima edizione di D&D galvanizzato dalla
confezione, che strizza l'occhiolino alla mitica “scatola rossa”.
E in effetti la confezione è stupenda, trasmette proprio quel senso
di gdr vintage, con la scatola, i dadi monocolore, il blocco
di schede, il master screen di cartoncino... i disegni del
manuale, poi, sono molto belli e appropriati... peccato solo per un
piccolo particolare: il contenuto del manuale!
La Marca dell'Est è un
gioco bellissimo per qualsiasi collezionista nostalgico che non si
prenda la briga di leggerlo a fondo, ma che semplicemente lo sfogli e
sistemi la scatola in bella mostra sullo scaffale. Io, però, l'ho
letto.
Al primo impatto mi
pareva bello, e mi piaceva anche l'idea delle nuove classi inserite
(esploratore e paladino) oltre alle classiche sette (guerriero,
chierico, mago, ladro, nano, elfo, halfling). A una lettura più
approfondita, però, qualcosa non mi tornava. Inizialmente ho pensato
a una traduzione approssimativa (che probabilmente c'è anche stata: come
si fa a tradurre i “quadrelli” col nome di “dardi” quando
nella stessa tabella ci sono già i “dardi” da lancio?), ma poi
ho confrontato l'edizione italiana con quella originale spagnola e mi
sono reso conto che il problema stava proprio a monte.
Magari sto prendendo un
abbaglio e in tal caso sono disposto a fare ammenda, ma fatemi
elencare gli errori che ho rilevato. Partiamo dalla cosa più
eclatante: la scheda del personaggio. Esteticamente è bella, non c'è
che dire, ma è zeppa di voci poco chiare o proprio errate. Prendiamo
le descrizioni dei modificatori delle caratteristiche:
- Forza: all'impatto, danno e per aprire porte (per la precisione: al tiro per colpire e al danno in mischia e per sfondare porte)
- Destrezza: CA e attacchi con proiettili (per la precisione: CA e tiro per colpire a distanza)
- Costituzione: ai tiri di punti ferita (giusto, almeno questo)
- Intelligenza: per scrivere e leggere diverse lingue (sbagliato! Nel manuale non menziona la possibilità di parlare altre lingue con un bonus di Intelligenza)
- Saggezza: ai Tiri Salvezza contro attacchi magici (giusto! L'errore, invece, è nella tabella a pagina 13 del manuale, dove dice: ai tiri salvezza e a tutti gli effetti magici)
- Carisma: alla reazione e al morale degli inseguitori (ma quali inseguitori... Il modificatore del Carisma influisce sul morale dei seguaci)
Oppure le abilità:
- Rilevare porte segrete
- Rilevare trappole o fossi (ma che significa rilevare, mica un avventuriero ha uno scanner con sé?! Individuare, vorrai dire)
- Strisciare all'esterno
- Strisciare all'interno (questa non è immediata da comprendere. A mio avviso si riferisce alle abilità speciali dell'esploratore, che ha due diversi punteggi per seguire tracce: in ambienti chiusi o all'aperto. *Sigh*)
Vogliamo poi parlare
delle monete di elettro (invece che di electrum)? Errore
ripetuto nella tabella a pagina 30, peraltro.
Diamo ora un'occhiata al
manuale. Oltre agli errori già citati, andiamo a pag 40 e
analizziamo il concetto di “carico pesante”, oltre il quale il
personaggio vede diminuita la propria velocità base (velocità base:
concetto tra l'altro incomprensibile da come è spiegato lì, se io
non sapessi da altri retro cloni che si intende la velocità di
esplorazione). Dunque, il carico pesante è 80 kg per qualunque PG.
Ma come?! Ma se il carico massimo (vedi scheda e vedi pag 73) va dai
30 ai 50 kg! Non ha senso! O meglio, ha senso alla luce della
supposizione che farò alla fine di questo articolo.
Guardiamo ora la tabella
delle armi (pag 31). Qua c'è da sbellicarsi dalle risate. Il bastone
pesa 8 kg e infligge come la spada lunga. La frusta pesante pesa 5 kg
e infligge come la spada lunga. Che poi, il motivo tecnico per cui
nel primo D&D i chierici non potevano utilizzare armi da taglio è
per limitare la loro potenza offensiva a 1d6; se fornisci delle armi
da botta che infliggono 1d8, che senso ha?
Diamo poi un'occhiata ai
disegni a pag 32. Ma li vedete i dardi, come li hanno disegnati?
Sembrano delle freccette, con tanto di piume! Ma che diavolo...
Io ho una teoria, ve la
espongo. Qualcuno in Spagna ha pensato: “Hey, facciamo un retro
clone di D&D che richiami la mitica scatola rossa e mettiamoci
dei disegni fighi: venderà di sicuro!”. Dopodiché, in quattro e
quattr'otto, facendo un po' di copia-e-incolla da altri giochi,
traducendo tabelle con google translate senza neanche
rileggerle, incaricando dei disegni uno che non aveva mai giocato di
ruolo in vita sua, e ovviamente senza playtestare il gioco
(suppongo), hanno tirato su La Marca dell'Est. Infatti a mio avviso
la frusta da 2 kg che infligge 1d6 e la frusta pesante da 5 kg che
infligge 1d8 erano in origine il mazzafrusto e il mazzafrusto pesante
(a due mani). E il bastone chissà, forse un'arma ad asta. Gli 80 kg
del carico massimo ci sono ad esempio in Labyrinth Lord, ma ne
La Marca dell'Est non hanno senso.
Ad ogni modo la scatola è
figa, eh! Basta solo sostituire il manuale al suo interno con quello
di un altro retro clone. Nei prossimi articoli parlerò un po' di
Labyrinth Lord, che sebbene graficamente mi lasci un po' “mhe”, è
senza dubbio un gioco assai più curato.
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