Ho visto il film Hansel
e Gretel cacciatori di streghe, ieri sera. Si capiva che era una tamarrata
già dalla locandina, e infatti ieri sera avevo proprio voglia di un film tamarro.
Il trash si spreca, in Hansel e Gretel. Quello che ho
pensato è che pare proprio un’ambientazione classica di D&D: anacronistica,
ma senza essere steampunk. Ci trovi di
tutto, dalla balestra auto-ricaricante al gatling gun, ai vestiti di pelle all'ultima moda,
ai guanti da motociclista.
C’è il gore, c’è
la figa, c’è zero spessore psicologico. È un teen movie! Il tocco di classe (si
fa per dire) è il troll con gli occhi da cerbiatto che, ovviamente, alla fine
si redimerà. Ma questo lo spettatore lo aveva capito dalla prima scena in cui è
comparso. Così come aveva capito che la ragazza coi capelli rossi (di cui non
ricordo il nome) era una strega bianca.
Cioè, più ci ripenso, più sono stupefatto da tutti gli
elementi che sono riusciti a stiparci dentro: Hansel che si fa le iniezioni per
il diabete, il ragazzo nerd amante
dei cacciatori di streghe, i fogli di giornale stampati e distribuiti da chissà
chi, le immagini dei bambini scomparsi sulle bottiglie di latte! Fantastico.
Ah, ve l’ho detto che il troll si chiama Edwards?! Chissà se
è una presa per culo di Twilight? Nel caso, ci starebbe.
L’intreccio narrativo è lineare, stereotipico. A metà film
la cattiva di turno spiega ai protagonisti e agli spettatori (tramite il
classico monologo) il banalissimo retroscena di tutta la faccenda. Banale
quanto imbecille, tra l’altro: la più grande strega bianca del mondo, che
nessuna strega nera poteva toccare, si fa bruciare dai contadini per l’orgoglio
di non dover fuggire e per l’etica di non doversi difendere? E la soluzione per
salvare i due figli piccoli, quale sarebbe? Abbandonarli da soli in un bosco
stregato?!
Ma dai, sul finale la strega dai capelli rossi muore senza
due parole di commiato da parte di nessuno! Solo perché nei titoli di coda potesse formarsi
il “party” alla D&D, e quindi la storia d’amore di Hansel avrebbe stonato.
Mamma mia.
Ecco, quello che penso è che ci sono bimbiminkia e
casalinghe che, guardando questo film, non si renderanno conto di quanto sia,
come dire, assurda l’ambientazione! Intendiamoci, il film scorre, ma non c’è
niente di verosimile, neppure lontanamente. E quindi, proseguendo sul filo del
mio pensiero, a che serve fare grandi discorsi sulla coerenza delle
ambientazioni, se poi molti non trovano nulla di strano in un film fantasy dove
le streghe vengono combattute a suon di pugni, salti acrobatici e scariche di
mitragliatrice? Per non parlare del taser a molla, ragazzi!
La verità è che la maggior parte dei lettori, spettatori e
giocatori non hanno e non avranno mai il palato così fine da distinguere i gamberi dalle sogliole.
Ad ogni modo penso che vada anche bene che esistano film
così. Però sono anche contento che ci siano autori con un occhio di riguardo
per i clienti rompicoglioni dal palato fine come me.
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