Devo dire
che dall'ultimo Modena Play la mia passione per i librogame è
tornata ad ardere, quasi come quando avevo 12 anni.
Per quanto
riguarda Fire*Wolf, di cui parlavo nell'articolo precedente, confesso
che, in fin dei conti, mi ha deluso. L'ho abbandonato dopo il primo
libro: troppo noioso. Leggendo poi qualche recensione in rete, ho
scoperto che non sono il solo a credere che non sia una delle opere
meglio riuscite di Herbie Brennan. Come prova del nove ho ripreso in
mano un volumetto della serie Alla Corte di Re Artù e – bhe
– non c'è proprio paragone! Brennan, evidentemente, dà il suo
meglio quando punta sulla comicità. Fire*Wolf, nonostante le belle
trovate, sembra come raccontato da un vecchio barboso e monocorde, in
quanto a stile (non so se mi spiego). Tra parentesi altri recensori
hanno anche puntato il dito sul sistema di combattimento, troppo
macchinoso, e sul bilanciamento degli scontri, a tratti impossibili;
circa questo non mi esprimo perché l'ho letto in gran parte senza
applicare il regolamento.
Dopo aver
accantonato Fire*Wolf, ho preso a leggere le avventure in solitario
di Tunnel & Troll del Chimerae Hobby Group. Apro una
parentesi su Tunnel & Troll.
Da ragazzo
fu uno dei primi giochi di ruolo che mi passarono tra le mani. A
livello di regolamento fa acqua da tutte le parti, ma ha diverse
peculiarità che lo rendevano (e ai miei occhi lo rendono tutt'ora)
estremamente appetitoso. Senza soffermarmi sui tecnicismi – quali
la lunga lista di armi con relative descrizioni, gli insoliti nomi
degli incantesimi, le bizzarre razze giocabili, la telepatia e le
lingue animalesche nella tabella dei linguaggi conoscibili, ecc ecc –
ciò che trovo davvero figo di T&T è l'ambientazione che
traspare, pur non essendo esplicitamente descritta, sia dal
regolamento sia dalle avventure che furono pubblicate in Italia. Come
posso descriverla? È un heroic fantasy con
una sottile vena umoristica, eppure violento ed esotico; un
mondo multietnico, patria di schiavisti, donne bellissime e stregoni
ultrapotenti e malvagi; una
realtà ingenua, con un'etica a tratti assoluta e
infantile, a tratti
completamente assente. Come lo descrive il suo stesso autore:
"un mondo simile a quello del Signore degli Anelli come lo
avrebbe realizzato la Marvel Comics nel 1974, con Conan,
Elric,
Gray Mouser
e una serie di cattivi ragazzi gettati dentro". Per
i miei gusti: magnifico!
Tornando alle avventure in solitario di cui parlavo prima, il motivo
per cui scrivo questo articolo è che ce n'è una che mi è piaciuta
un sacco e alla quale perciò voglio rendere omaggio – ma andiamo
con ordine.
Le
avventure lunghe scaricabili dal
sito sono tre: La Collina
delle Ombre, Fuga da Khosht e
La Regina degli Scorpioni.
La
Collina delle Ombre è un'avventura con paragrafi troppo minimali,
dai quali
si percepisce a fatica l'ambientazione, e con una componente
aleatoria enorme, tanto che non ricordo di aver fatto alcuna
scelta rilevante durante la
lettura.
Fuga
da Khosht, al contrario, ha paragrafi troppo lunghi per un'avventura
di T&T. L'idea di fondo è anche originale – un furto andato
male, una fuga tra i vicoli della città di Khosht con alle calcagna
un manipolo di
guardie cittadine bestiali – ma le avventure ufficiali
di T&T non si sono mai
soffermate così a
lungo nel descrivere
luoghi, situazioni e personaggi non giocanti. Lasciavano
alla fantasia del lettore il
compito di immaginarsi nel dettaglio le scene. Perciò
questa avventura non
mi ha trasmesso le stesse
sensazioni che ho
provato a 12 anni leggendo
gioiellini come L'Amuleto dei Salkati
o Una Spada in Vendita.
La
Regina degli Scorpioni, invece, è perfetta! Scene
tratteggiate, eppure esaurienti, ninfe seminude, uomini-insetto,
saccheggi: abbiamo tutto! Mi sono letto ogni singolo paragrafo,
compresa la Tabella dei Mostri Erranti, geniale anch'essa. E così mi
è venuta voglia di omaggiare in qualche modo questa piccola perla, e
per farlo ho deciso di creare dei
personaggi pregenerati con cui sia
possibile giocare subito
l'avventura. Li posto qua, spero
vi piaceranno. Le parti in
rosso fanno riferimento alle regole opzionali alla fine del libro.
Buona
fortuna nei Regni Hyrkaniani,
e attenti agli scorpioni!
P.S.
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